(Schltr.) L.O.Williams 1941 ( Kew )
Subfamiglia: Epidendroideae
Tribù: Epidendreae
Subtribù: Laeliinae
Genere: Laelia
Il genere è stato chiamato in onore di Sir Richard Schomburgk (1811-1891) che esplorò e raccolse ampiamente in Guyana e in seguito divenne direttore dei giardini botanici di Adelaide in Australia.
Si tratta di una specie di grandi dimensioni, ha pseudobulbi fusiformi, solcati e cavi, alti circa 30 centimetri, al di sopra dei quali si sviluppano due foglie ellittico-oblunghe, arrotondate, alte circa 50 centimetri, molto coriacee, di un verde chiaro. Prima nominata Myrmecophila o anche Schomburgkia, recentemente, sulla base di studi genetici, spostata nel genere Laelia. Il nome Myrmecophila deriva dal greco, significa amante delle formiche, che spesso trovano riparo negli pseudobulbi cavi, da studi recenti si è evinto che la pianta trae beneficio dalla simbiosi, in quanto le formiche producono sostanza organica e zuccherina di cui la pianta si nutre
Endemica delle foreste montane di Ecuador e Colombia, dove cresce come epifita o litofita ad altitudini comprese fra i 600 e i 1.500 metri di altitudine. Fiorisce in tarda estate, su un terminale racemoso, lungo fino a 50 centimetri che porterà 8/10 fiori di una decina di centimetri di diametro. La fioritura di un bel viola sgargiante ed intenso dura a lungo.
COME LA COLTIVIAMO
E’ una pianta molto vigorosa e di facile coltivazione, a patto che la si faccia asciugare rapidamente. Come per tutte le epifite il miglior posizionamento sarebbe su zattera, dove prospera benissimo, date le dimensioni tale posizionamento può risultare scomodo. Quindi potrà essere invasata in un cestello forato e con materiale drenante di grande dimensione, in modo da garantire una rapida asciugatura dopo le bagnature, più di altri generi questo teme i ristagni idrici. Un’altra soluzione che risulterebbe sicuramente gradita sarebbe l’acoplado, anche qua le grandi dimensioni potrebbero scoraggiare. Ha bisogno di molta luce e di buona ventilazione. Si adegua bene alle temperature domestiche, la sua temperatura ideale non dovrebbe scendere al di sotto dei 15 gradi, ma regge tranquillamente fino a minime di dieci, le massime non dovrebbero spurare i 35 gradi, ma anche per questo si rivela una pianta tollerante.